“Non c’è efficienza senza valore aggiunto”
Secondo l’amministratore delegato, con il ritorno di volatilità, tassi e inflazione assume ancora più rilevanza il ruolo dell’asset servicer provider come abilitatore dell’innovazione nell’industria del risparmio. “Obiettivi e linee di sviluppo non cambiano: fondamentale la capacità di evolvere insieme ai clienti”, afferma.
È indubbio che in questo momento siamo in presenza di una molteplicità di sfide che rendono fondamentale la qualità dell’adattabilità, intesa come capacità di rimodellare percorsi e processi senza rinunciare ai propri obiettivi di sviluppo. Il mondo è volatile, incerto, complesso e ambiguo, e per affrontarlo servono capacità di analisi e di azione.
Un’affermazione, quella dell’amministratore delegato di Societe Generale Securities Services (SGSS) in Italia Roberto Pecora, che può essere riferita a tutti gli attori della catena del valore del risparmio gestito ma che con particolare forza riguarda gli asset servicer provider, realtà pivot per la natura di abilitatori dell’innovazione in ogni segmento dell’industria. Una centralità riconosciuta e posta da SGSS al centro del piano 2021-2023 appena entrato nel terzo e conclusivo anno. Una visione, quella espressa da Pecora, in cui i clienti sono compagni di viaggio con cui si percorrono le incerte vie dei mercati nella consapevolezza che solo l’unione delle forze e idee migliori porti al massimo risultato.
La tenuta dell’industria
“Il 2022”, afferma l’amministratore delegato di SGSS in Italia ripercorrendo l’anno appena concluso come punto di partenza per una valutazione sui piani della banca, “era iniziato già con un’impennata inflazionistica dovuta alla forte accelerazione della domanda e la spinta è stata poi notevolmente accentuata dallo scoppio della guerra in Ucraina e dalla conseguente disruption della catena di approvvigionamento di beni primari quali energia e materie prime”. “Un cambio di quadro macroeconomico che ha avuto effetti immediati su politiche delle banche centrali, tassi e mercati, generando un repricing contemporaneo di azionario e obbligazionario che ha portato ovviamente tensione fra gli investitori e una maggiore avversione al rischio”, completa sul punto.
Per il business di un asset servicer provider le conseguenze di quanto successo nel corso del 2022 sono molteplici. La prima è quella determinata dall’impatto sullo stock di attività legato al calo generalizzato dei mercati. “Le attività di asset servicer provider e di distribuzione di fondi ne hanno risentito andando a impattare la fee base”, spiega il manager. Non sono mancati, però, fattori in grado di controbilanciare questi elementi negativi. Tra questi, Pecora ricorda i flussi ricorrenti provenienti dagli investitori istituzionali ma soprattutto la capacità di generare new business. “Senza contare, inoltre, che l’aumento dei tassi di interesse per un business generatore di liquidità come quello dei securities services ha un marcato effetto positivo”, specifica. “Considerando tutti gli effetti, l’anno conclusosi da poco è stato resiliente”, sintetizza Pecora, confermando la coerenza rispetto agli obiettivi strategici di SGSS in Italia e non solo.
Efficienza ad alto valore aggiunto
Proprio la capacità di evolvere in rapporto sinergico con i clienti rappresenta una fondamentale qualità per muoversi nel nuovo contesto di investimento caratterizzato da rialzo dei tassi e inflazione. “Una grande conferma per quanto riguarda il business degli asset e securities services riguarda certamente i mercati privati, di grande interesse sia a livello globale sia a livello locale dove negli ultimi anni abbiamo consolidato il nostro posizionamento raggiungendo un’importante market share”, afferma la guida di SGSS in Italia prima di entrare nello specifico della modalità attraverso cui la banca si pone in un rapporto di stretta partnership con i protagonisti dell’asset class. “Nel nostro Paese”, spiega, “abbiamo attivato una serie di iniziative, tra cui una piattaforma di scambio con gli attori del real estate, settore su cui siamo fortemente posizionati, per discutere delle sfide e opportunità portate dal nuovo quadro macro e favorire il dialogo tra società di gestione ed investitori”. “In questo comparto”, prosegue, “sono molti gli ambiti su cui potere fare sviluppo sia dal punto di vista del canale distributivo, con un interesse del segmento retail, sia di per quanto riguarda l’emergere di nuove asset class come social e student housing, interessanti per gli investitori istituzionali”.
Un esempio, questo, di come al centro dello sviluppo strategico della divisione asset e securities services di Societe Generale sia fortemente radicata l’esperienza cliente “che deve continuare ad evolvere, grazie alla sempre maggiore efficienza del modello end-to-end puntando su innovazione del servizio, digitale e dati come elementi fondamentali per dare valore aggiunto nella relazione”.
“Affidabilità, sicurezza ed efficacia nell’operatività sono la base su cui costruire un client journey fatto di condivisione e consapevolezza dello scopo della relazione”. Non si tratta quindi solo di acquistare un tool o un servizio, ma di ragionare strategicamente con un partner in ottica di confronto e sviluppo.
In questo solco si colloca quello che Pecora definisce “il necessario bilanciamento della relazione”. “I costi sono un tema e tutti devono essere pronti a discuterne in modo aperto e trasparente perché la riduzione della redditività c’è e riguarda ogni attore della catena del valore”, afferma. Per questo motivo diventa sempre più importante, per un attore pan-europeo di grandi dimensioni come SGSS, porsi nei confronti dei partner come one-stop-shop in cui trovare soluzioni ad ampio spettro ma modulabili per le proprie esigenze operative e di business. Va in questa direzione la partnership con MFEXbyEuroclear, tra le principali piattaforme di fund distribution in Europa, che dà accesso ai clienti della banca a un servizio completo e integrato che comprende custody, settlement e fund distribution, tanto per il canale retail quanto per quello professionale e istituzionale. Un altro esempio è l’offerta di soluzioni che consentono ai clienti di sfruttare al meglio i loro asset da noi custoditi e per le quali riscontriamo sempre maggiore interesse. Nello specifico il prestito titoli che permette di estrarre redditività aggiuntiva dai titoli e le soluzioni di liquidità che l’aumento dei tassi di interesse rendono ulteriormente interessanti”.
Approccio multi-disciplinare
Il chiaro concetto di best execution permea il piano di trasformazione di SGSS tanto sul fronte interno che esterno. “Abbiamo introdotto anche in Italia - in Francia era già partito nel corso del 2021 - l’approccio agile per la gestione dei progetti”, afferma Pecora sul punto. “Attraverso una metodologia proprietaria vengono valutate una serie di caratteristiche di ogni progetto, stabilito un ranking e quindi una serie di priorità di azione. Su quella base lavoriamo per step in modo flessibile con la capacità di riconsiderare le priorità al variare delle condizioni, monitorando costantemente obiettivi intermedi che ci permettono di meglio controllare la traiettoria della nostra azione. Tutto ciò, ancora una volta, avendo l’esperienza cliente come obiettivo primario”.
Un’azione basata, dunque, sul valore dove l’aumento della produttività e l’efficienza dei processi si pongono al centro di ciò che SGSS identifica come elemento cardine della trasformazione.
Risorse umane, business, tecnologia. Tutto deve essere coinvolto in questo processo in cui svolgono un ruolo di particolare attenzione gli investimenti in information technology, centrali per un attore degli asset e securities services.
“Nel piano 2021-2023 abbiamo iniziato un percorso di trasformazione del nostro IT che prevede il rinnovo di applicativi Core che ci permetterà di migliorare la qualità del servizio ai clienti e l’efficienza operativa”. Senza dimenticare, ovviamente, l’integrazione di obiettivi di sostenibilità nell’azione non solo della divisione di asset servicer provider ma della banca in generale.
“Il nostro programma di diversity & inclusion”, di cui Pecora è sponsor a livello globale, “lavora con un piano e obiettivi specifici e una governance dedicata. I nostri sforzi sul tema della diversità di genere e l’inclusione sono stati riconosciuti dal Winning Women Institute che ha premiato, nel 2022, SGSS in Italia con la Gender Equality Certification”: 53% di donne nella forza lavoro, target ambiziosi con un minimo di 30% di donne in posizioni apicali, oltre a una serie di iniziative molto importanti in termini di talent management. Tutto ciò testimonia l’attenzione alla parità di genere, ma anche all’internazionalità, fattore molto rilevante per un player pan-europeo”, conclude il manager.
Articolo pubblicato su FocusRisparmio, edizione di gennaio-febbraio 2023